sabato 25 gennaio 2014

Sbocciano parole


Disegno di Serena 





Vivono più buie le notti
lontane, distanti, rapprese 
le luci come un fumo ben presto muoiono 

scoppia nel cielo l'immagine 
di un drago
come il fumo di un vecchio
sigaro che balla sospinto dal vento

lucí, verdi, gialle, rosse inghiottite dal blu profondo
è forse l'ora più caotica, ma anche colorata dell'anno.
niente assomiglia più alla primavera in cui il verde entrava anche nelle narici,
tutti sembrano ora immersi nel blu e nel bianco che esce dalle che esalano gelo.
non si può però giurare che gli dicano sempre il vero io vi posso giurare che quest'anno mentre vivevano il saluto dall'anno.

io ero cieco, sordo, muto fore anche matto, il cuore era nel mio petto e pulsava nella mano di un altro nello stesso medesimo istante. Sordo si ma una cantavo sentivo, canto di mille parole sublimi e deformi senza un capo ne una coda come nuvole dai contorni frastagliate alle mie orecchie.

Parole che non hanno forma è come l'acqua la prendono in prestito da ciò che li contiene, amore solo amore è ciò che contiene il tuo sospiro è così delle tue parole vedo solo i contorni di un dolcissimo cuore.

E' strano sentire parole
non sono un pittore 
eppure è una grande ispirazione
degli occhi il tuo colore.

M (A)

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